Io Trilussa

Trilussa

Io Trilussa

La scelta di Trilussa a teatro, a Roma, fatta da LAROS, produzione storica romana dal 1993, scaturisce, in prima istanza, dal fatto che è sembrata la scelta più naturale che si potesse fare: un grande poeta romano a Roma e anche nel Lazio.
I poeti vernacolari hanno un grande pregio rispetto agli autori cosiddetti “classici”: hanno la precipua caratteristica di incuriosire la gente comune oltre che la gente “colta”: Trilussa a Roma e nel Lazio (ma ovviamente anche nell’Italia tutta – perché il romanesco di Trilussa è molto lineare e comprensibile in ogni parte della nostra penisola-) trova la sua collocazione più naturale.
Altro motivo di questa scelta è dettato anche dal desiderio, da un lato, di tenere viva una Tradizione linguistica, dall’altro di voler sottolineare i valori di una specificità regionale e cittadina, soprattutto, perché ricca di storia (e che storia), di filosofia , di religione , di eccellenze molteplici che vanno da quella culinaria a quella dell’artigianato e a quella del rapporto tutto speciale e unico del cittadino-suddito con il potere straniero, locale e in particolare religioso.
Trilussa sa fare tutto ciò in modo magistrale, con acume non senza leggerezza e ironia , mettendo in evidenza, sempre, la sua accuratezza linguistica e poetica in modo così abile e raffinato da soddisfare ogni tipologia di “palato” da quello con il “birignao” a quello del venditore di carbone , da quello dalla popolana a quello della nobile bigotta: così facendo copre tutto l’orizzonte del popolo di Roma che , ricco di esperienze com’è, non può che avvincere lo spettatore che in questo caso è anche ascoltatore; non casualmente ho detto ascoltatore perché oltre alla peculiarità del dialetto romanesco lo spettacolo sarà arricchito, direi completato, da musiche e canzoni che ripercorreranno dal vivo le più belle melodie romane.